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Si è conclusa ieri la mostra dedicata al fotografo Oliviero Toscani, allestita a Palazzo Reale a Milano.
L'artista milanese ha festeggiato 80 anni lo scorso febbraio e 60 anni di carriera.
Toscani, figlio d'arte, è sempre stato piuttosto controverso per via delle sue campagne provocatorie e all'avanguardia nell'espressione delle idee.
La mostra sorge alle pendici del Duomo ed è quindi facilmente raggiungibile con i mezzi pubblici.
Il mio consiglio è però, in questi casi, accertarsi di aver acquistato online il biglietto per accedere alla mostra. Purtroppo, a mio parere, l'organizzazione degli ingressi dei visitatori non è stata il massimo.
Comunque, una volta entrata, ho potuto subito soffermarmi su un paio di letture introduttive sull'allestimento della mostra e su Oliviero Toscani stesso. In particolar modo, un pannello spiegava sommariamente le tappe della vita del fotografo ed è stato interessante iniziare il percorso in questo modo, così da capire in quali circostanze Toscani ha iniziato la sua carriera e in quali ha creato e portato avanti i suoi progetti. Fino ad oggi.
Decisamente splendido è stato il piccolo documentario su di lui della durata di circa mezz'ora che veniva proiettato nella terza stanza. Vale assolutamente la pena fermarsi a guardarlo tutto. Si possono capire ed apprezzare meglio numerosi scatti successivi.
Terminato il video, si inizia il percorso fotografico vero e proprio. Ci si immerge subito nelle stampe, dalle più piccole alle gigantografie. Personalmente, è una cosa che ho apprezzato molto, perché la visione degli scatti non risulta monotona.
Inoltre, non è stato seguito l'ordine cronologico, altro punto a favore, così come mi sono piaciute le stampe delle foto stesse. Ottima qualità e non "nascoste" dietro a vetri, il che vuol dire niente riflessi. Un bonus.
Toscani ha sempre suscitato scalpore per i suoi progetti. Voleva impiegare i pregiudizi e i concetti controversi dei differenti decenni da lui attraversati per piegarli ed annientarli, tramite i suoi scatti.
Noti a tutti sono gli scatti raffiguranti ad esempio, il lupo bianco e l'agnello nero, la giovane suora e il giovane prete che si scambiano un bacio, la ragazza anoressica che posa senza veli, il fondoschiena in primo piano coperto da un paio di shorts molto succinti, la correlazione fra sesso e tecnologia ai nostri tempi, la promozione dei preservativi e tanti altri.
Le fotografie da ammirare sono veramente tante e ogni parete è davvero tappezzata di cornici. Non mi sono lasciata intimidire però e ho cercato di assaporarle tutte.
L'ultimo studio nel quale ci si può immergere è una serie di scatti che ritraggono.. persone. Semplicemente, persone. Di qualsiasi etnia, colore della pelle, colore degli occhi e dei capelli, di qualsiasi Paese, espressione, posa e chi più ne ha, più ne metta. E' stato davvero bello restare per qualche secondo faccia a faccia con persone come me; non celebrità, non persone famose, non persone potenti. Semplicemente, persone.
Sul mio Instagram e sul mio Tiktok ho pubblicato un video con un piccolo ricapitolo di cosa sia stata questa mostra.
Personalmente, l'ho apprezzata moltissimo. Una vita artistica condensata in una manciata di stanze, ad un prezzo decisamente ragionevole.
Siete stati alla mostra? Cosa ne pensate di Oliviero Toscani?
Grazie per aver letto il post.
Claudia
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